ITALICA VICENDA.
L’ “ANNOTAZIONE”
Il Dentista è un professionista sanitario.
Distinto e diverso dal Medico Chirurgo.
Così come il Medico Chirurgo è professionista sanitario distinto e diverso dal Veterinario e/o dal Farmacista e/o dal Dentista.
Così dal 1978, anno di emanazione delle prime Direttive Comunitarie “Dentisti”.
In Italia ciò non viene ….compreso e nel 1985, con Legge n. 409, si mescolano - con notevole disinvoltura - Medici e Dentisti.
Vuoi perché i Medici esercitavano anche la professione di Dentista, vuoi perché la Medicina italiana si era qualificata istituendo scuole di specializzazione medica in Odontostomatologia, vuoi in nome dell’unità degli operatori, vuoi in applicazione della deroga/sanatoria comunitaria per i medici italiani formatisi anche da Dentisti (diritti acquisiti), vuoi per …interessi universitari, vuoi per bussines, voi per pressioni dell’industria di settore.
Si massacra il principio di “interdiscipliarità” e si fa un papocchio.
Si consente l’iscrizione all’Albo Odontoiatri ai Medici Specialisti, che Dentisti non sono, ed anche si inventa l’ “annotazione”, sempre per rimescolare i Medici Specialisti “dubbiosi” ai Dentisti. Annullando la differenziazione delle professioni voluta dall’Europa.
Nella …confusione più totale si sospendono (non sopprimono) anche le scuole di specializzazione in odontostomatologia per medici.
Tutto inutile perché le Direttive Comunitarie “Medici” riconoscevano e riconoscono la specializzazione medica in Odontostomatologia.
Ancor più inutile perché le Direttive Dentisti 1978 (art. 19), prevedono esplicita deroga, per la qualifica/riconoscimento e libera circolazione CEE, proprio per un contingente di medici italiani, specialisti o meno, che sono anche, contemporaneamente, Dentisti.
Quindi l’iscrizione all’Albo e l’istituto annotativio perdono – giustamente - ragion d’essere e viene ovviamente modificata anche la legge 409, in tal senso. Sancendo -in deroga- anche la possibilità, ad un contingente di Medici italiani, contemporanea iscrizione in Albi professionali diversi: Medici e Dentisti.
Ancora una volta però l’interpretazione è, per taluni, occasione di faziosità.
Si dice, sotto-sotto, che la specializzazione in odontostomatologia non vale più niente e per curare la bocca ci si deve iscrivere all’Albo Odontoiatri. …..Ma lo si dice solo agli stomatologi , non agli otorino e/o ai maxillo facciali. Nemmeno lo si accenna a tutti quei medici che comunque attendono quotidianamente anche alla faccia/bocca (medici di base, dermatologi, oncologi, chirurghi, traumatologi, prontosoccorsisti, internisti, rianimarori ecc.). Come mai?
Perchè c’è un parere del Consiglio di Stato, imprecisamente e …faziosamente interrogato nel merito, che dice solo l’ovvietà: 1. l’annoatzione non esiste più 2. Il Medico, anche specialista odontostomatologo, non è Dentista, amenochè non si iscriva all’Albo Dentisti, se ne ha il diritto secondo deroghe comunitarie.
In sintesi il Medico Specialista in Odontostomatologia, può tranquillamente continuare ad esercitare tutta la Medicina e, ovviamente la specializzazione conseguita. Da Medico. A norma con le Direttive Comunitarie “Medici” vigenti e predominanti al Diritto interno. In Italia e in tutta Europa.
Se vuole, - e se ne ha il diritto in base all’anno di immatricolazione universitaria -, potrà avere anche la qualifica di Dentista, ovviamente iscrivendosi all’Albo Dentisti.
Tutto qua.
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