IL SEICENTO 
  
Nel diciassettesimo secolo i progressi dell'odontostomatologia sono scarsi. 
Il paziente è seduto sul pavimento con il dentista dell'epoca, dietro a lui, che opera tenendogli saldamente la testa tra le ginocchia.  
Compare il trapano ad arco, ingombrante e scomodo. 
  
Jacques Guillelmeau (1550-1613), utilzza un impasto di cera, resina, corallo bianco e perle polverizzate per la costruzione di denti artificiali. 
  
Nathaniel Higmoro (1613-1685), descrive il seno mascellare. 
  
Cornelius Van Soolingen (1641-1687) utilzza mastice e trementina per le otturazioni dentarie, negando validità alla sostanze caustiche che molti utilizzavano. 
  
Thomas Wharton (1614-1673), indivudua e descrive il condotto escretore della ghiandola salivare sottomandibolare. 
  
Niels Stensen (1638-1686) descive il condotto esrcretore della ghiandola parotide (dotto di Stenone). 
  
Anton Nuck (1660-1692) costruisce protesi dentarie con denti di ippopotamo. 
  
Caspar Bartholin (1655-1738), indivudua il canale escretore della ghiandola salivare sottolinguale (dotti del Bartolini). 
  
Nel 1663 in Svezia i dentisti sono controllati dal Collegium medicum. 
  
Nel 1685 viene pubblicato The Operator for the teeth da un barbiere - chirurgo,  tale  Charles Allen.   
E' considerato ufficialmente il primo testo di odontoiatria in lingua inglese. 
  
Nel 1678 Leeuwenhoek (1632-1713), mediante studi al microscopio, descrive i tubuli dentinali. 
  
In Francia, nel 1699, Luigi XIV regola la professione dentistica: con un editto è emanato lo Statuto dei Chirurghi di Parigi, che prevede la presenza di esperti per il settore odontoiatrico; il Parlamento approva una legge che stabilisce un esame di verifica da una commissione di Chirurghi per gli Experts pour les dents. 
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